Storico 2020-Associazione culturale

Storico 2020

 
 
 
 
 
        
«Molte cose che sono difficili da progettare si dimostrano facili da realizzare.»
Samuel Johnson

Decima_festa_socio_Scandriglia2020_WebMinL’Istituto di Studi Sabini collabora con la Cooperativa Coltivatori Diretti di Scandriglia, fondata nel 1953, nell’organizzare la Festa del Socio giunta alla decima edizione.

E’ un appuntamento annuale che si articola in due moduli: aspetto culturale (associazione) ed aspetto conviviale (cooperativa) in cui si affronta un tema utile alla conoscenza del settore e all’educazione al territorio con i suoi valori, la sua gente e i suoi prodotti.

Il convegno di questo anno ha per titolo:
 

SCANDRIGLIA: MONTE PENDENTE, PAESAGGIO, OLEOTURISMO
 

L’evento intende sviluppare tutte le sue opportunità e potenzialità relative all’oleoturismo.

Quest’anno la Decima Festa del Socio è in agenda per domenica 26 luglio 2020 alle ore 11 presso il ristorante “ La locanda dell’olio “ (sito vicino alla Cooperativa Coltivatori Diretti-Frantoio Santa Barbara-Oleificio Scandriglia).

APPROFONDIMENTO

 


DANTEDÌ

GIORNATA NAZIONALE DEDICATA A DANTE ALIGHIERI

(VII centenario della morte)

I giornata 25 marzo 2020
 

L’Istituto di Studi Sabini plaude e aderisce al DANTEDÌ, la «Giornata nazionale dedicata a Dante Alighieri», istituita con la DIRETTIVA DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 17 gennaio 2020 (GU Serie Generale n.39 del 17-02-2020), per il giorno 25 marzo di ogni anno, su proposta del Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo.
 

In tale giornata le amministrazioni pubbliche, anche in coordinamento con tutti gli enti ed organismi interessati, promuovono idonee iniziative di comunicazione e divulgazione, dirette a facilitare e rafforzare la conoscenza della figura e dell’opera di Dante Alighieri, con particolare attenzione alle giovani generazioni e alle scuole.

Dante Alighieri (Firenze 1265-Ravenna 1321) nasce da una famiglia guelfa e sposa nel 1285 Gemma donati da cui ebbe tre figli. Discepolo di Brunello Latini, fu amico dei poeti stilnovisti: Guido Cavalcanti, Lapo Gianni e Cino da Pistoia.dantedi-prima-celebrazione

Combatté contro i ghibellini nella battaglia di Campaldino nel 1289 e si iscrisse all’arte dei medici e speziali nel 1295 ricoprendo cariche pubbliche. Nel 1300 fu priore e nell’ottobre del 1301 fu mandato, insieme ad altri, come ambasciatore a Roma da Bonifacio VIII nel tentativo di placare la sua ira contro i guelfi bianchi.
 

Mentre si trovava a Roma i ‘neri’ con l’aiuto di Carlo di Valois si impadronirono del potere. Fu quindi raggiunto a Siena nel 1302 dalla condanna: forte multa ed esilio per due anni sotto l’accusa di baratteria e di ostilità verso il papa. Poiché non si presentò per la giustificazione fu condannato al rogo in contumacia. Furono vani i tentativi di rientrare a Firenze per cui errò per le città e le corti settentrionali, finché trovò asilo a Ravenna presso Guido Novello da Polenta dove morì e fu sepolto.
 

La sua opera inizia nel 1283-1304 con gli 88 componimenti detti Rime o Canzoniere.

Nel 1292-93 scrive la Vita Nova racconto in versi per Beatrice ispiratrice della sua opera.

Nel 1303-05 scrive il trattato latino sui pregi del volgare illustre De Vulgari Eloquentia.

Nel 1304-07 scrive l’opera dottrinale in volgare Convivio.

Nel 1312-13 scrive il trattato latino in tre libri in cui sostiene l’ordinamento monarchico e la separazione dell’autorità temporale da quella spirituale De Monarchia.

Nel 1315 scrive tredici lettere in latino Epistole.

Nel 1319-20 scrive Egloche in latino rivolte al grammatico bolognese Giovanni Del Virgilio.

Nel 1320 scrive argomenti geografico e filosofico Questio de Acqua et Terra.
 

La Commedia scritta tra il 1307-1321 in tre cantiche in volgare e in stile medio fu definita Divina nel 1555 dal poligrafo veneziano Ludovico Dolce influenzato da un passo della biografia di Giovanni Boccaccio (1313-1375) che su invito del Comune di Firenze tenne delle letture pubbliche della Commedia nella chiesa di Santo Stefano di Badia.
 

Le tre cantiche: Inferno, Purgatorio, Paradiso ciascuno di 33 canti, più il canto di introduzione dell’inferno, sono sotto forma di una ‘visione’ in cui Dante descrive il suo viaggio immaginario nei tre regni con la guida di Virgilio (simbolo della ragione), di Beatrice ( la rivelazione e la teologia) e San Bernardo ( la contemplazione). La narrazione è allegorica: il viaggio di Dante è anche quello dell’uomo sulla via della redenzione dal peccato, per raggiungere la felicità eterna dopo la morte.
 

E’ un opera che uno storico inglese ha definito come ‘dieci secoli di storia trovano finalmente in Dante una voce, la voce di tutto il medioevo’.
 

Il volgare italiano tocca qui, per la prima volta, le vette più alte dell’espressione , trascorrendo dalle tonalità realistiche e drammatiche dell’Inferno a quelle elegiache del Purgatorio, a quelle mistico-contemplative del Paradiso. Folta la serie dei personaggi individuati nelle loro caratteristiche e passioni.
 

Con l’invenzione della stampa La Divina Commedia fu pubblicata nel 1472 e si diffuse in tutto il mondo. Nell’ottocento con la rivalutazione del medioevo fu fondata la Società Dante Alighieri (1882) da parte del ministro della Pubblica Istruzione Ruggero Bonghi (1826-95).

Ai poeti a braccio si deve anche la diffusione popolare a cui prese parte anche il teatro. L’inserimento della Divina Commedia nel piano formativo scolastico ha avuto un importante strumento letterario ed educativo nella costruzione della lingua e cultura italiana.
 

Suggeriamo alcuni libri di approfondimento:
 

E. Auerbach, Studi su Dante, Editore Feltrinelli

S.A. Gilson, Leggere Dante a Firenze, Editore Carocci

C. Ossola, Introduzione alla divina Commedia, Editore Marsilio

T.S. Eliot, Scritti su Dante, Editore Bompiani

M. Santagata, Dante: il romanzo della sua vita, Editore Mondadori

J. Steinberg, Dante e il suo pubblico, Editore Viella

P. Vescovo, Il tempo di Dante, Editore Salerno
 

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