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IL CONTRIBUTO

La Grande Guerra, questo il titolo con cui si iniziò a chiamare il conflitto; fu definito I Guerra Mondiale quando, dopo un’ arco temporale di venti anni, si iniziò il secondo conflitto.

La Grande Guerra fu un evento senza precedenti: 20 paesi coinvolti, 70 milioni di soldati mobilitati, 9 milioni di militari morti e 1 milione tra i civili.

L'Italia che aveva 35 milioni di abitanti mobilitò una forza di 5-6 milioni di soldati che ebbe 1 milione di feriti, 600.000 morti, 600.000 tra dispersi e prigionieri lungo un fronte di 650 km per la conquista di Trento e Trieste (IV guerra d’indipendenza).

Rispetto ai conflitti dell'Ottocento, si presentò con delle novità quali l'arruolamento di tutti gli uomini idonei, la crescita del peso politico dei militari e la tecnologia bellica sempre più distruttiva (guerra totale).

Le straordinarie invenzioni tecnologiche come il telefono, il radiotelegrafo, la bicicletta, l'automobile, l'aeroplano, il sommergibile, dopo aver modificato radicalmente lo stile di vita e i comportamenti collettivi di tutto l'Occidente, incisero profondamente anche sulle modalità del combattimento sulla concezione stessa della guerra.

I protagonisti di questa storia diventano dunque i militari nelle retrovie non meno dei combattenti in prima linea. E pari importanza assumono la vita nel ‘fronte interno’ i rapporti tra i soldati e le famiglie, le tante forme di sostegno ai combattenti attivate in primo luogo dalle donne, bruscamente sospinte alla ribalta dall'assenza degli uomini. E infine i ragazzi che, tanto in fabbrica quanto nelle scuole, conobbero un processo di disciplinamento militare e di indottrinamento patriottico da motivare il proseguo con gli eventi risorgimentali.

La I guerra mondiale ha rappresentato nella storia contemporanea una vera e propria svolta epocale che ha segnato in profondità l'intero ventesimo secolo.

Commemorare il Centenario della Grande Guerra significa studiare e ricercare le cause e gli effetti con una nuova metodologia e linguaggio: da quello monodirezionale a quello polidirezionale, da quello cartaceo a quello informatico. Significa far conoscere quegli eventi alla luce della Costituzione Repubblicana e dell'idea europea.

Nel periodo della Grande Guerra si è impegnato il termine ‘generazione’ in cui si sono scontrati idealisti e realisti per la definizione di un’era nuova: di pace e di benessere. L'attuale generazione è chiamata, dunque, a conoscere quegli eventi per disegnare e costruire il futuro.

Il nostro contributo è in questa prospettiva: onorare i combattenti, trasmettere la memoria alle generazioni future, orientare percorsi di pace.


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